venerdì 29 ottobre 2010

Un ricettario contro l’osteoporosi

dieta e osteoporosi


La prevenzione dell’osteoporosi è anche una questione di sana alimentazione e buona cucina. Il particolare «ricettario» di Maria Luisa Brandi, docente di endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università di Firenze.

La miglior cura per l’osteoporosi è la prevenzione. Di questo sono convinti sia gli esperti della Fondazione Italiana per la Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO), sia quelli dell’International Osteoporosi Foundation (IOF), che anche nel corso della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi 2009 hanno ribadito la necessità strategica di individuare per tempo le persone più esposte al rischio di fratture da fragilità ossea e l’opportunità di educare fasce sempre più crescenti di popolazione sui più efficaci metodi di prevenzione. Tra questi, uno dei più importanti è sicuramente l’alimentazione, che deve fornire all’organismo adeguate scorte di calcio e vitamina D per prevenire processi di riduzione della massa ossea e salvaguardare l’integrità e la solidità del sistema scheletrico. Ma quali cibi preferire e quali evitare? A queste e altre domande risponde il Ricettario per l’osteoporosi. Consigli e alimentazione per la salute delle nostre ossa, opera di Maria Luisa Brandi, docente universitaria di endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università di Firenze. Si tratta di un volume diviso in due parti: la prima illustra le problematiche legate all’osteoporosi, la seconda offre varie ricette (dagli antipasti ai dessert) pensate per prevenire a tavola questo disturbo senza rinunciare ai piaceri della buona cucina. Da segnalare che una sezione del libro è dedicata all’alimentazione vegetariana al fine di permettere anche a coloro che seguono questo tipo di dieta di raggiungere un adeguato equilibrio nutrizionale. «Dobbiamo riuscire a convincere la gente – spiega la Brandi – a investire nelle proprie ossa così come si investe in borsa. La ricetta, oltretutto, è semplice: stile di vita sano, con un po’ di sport, e dieta ricca di calcio che, com’è noto, si trova in abbondanza nei formaggi, nei latticini e in alcune acque minerali». La prevenzione dell’osteoporosi è, dunque, un obiettivo possibile, a partire dall’alimentazione, senza dimenticare che il futuro delle nostre ossa si gioca nelle fasi iniziali della vita di ciascuno di noi. «Oggi abbiamo la possibilità di una diagnosi precoce – scrive in una nota la Lega Italiana Osteoporosi (LIOS) – e diverse cure efficaci, ma il punto più importante è costruire un osso sano e robusto fin da giovani. Si calcola che, aumentando del 10% il “picco di massa ossea” raggiunto a 25-30 anni di età, si potrebbe ridurre del 50% il numero di fratture del femore».

Link
Fondazione Italiana per la Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO)

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