venerdì 29 ottobre 2010

Gli antiossidanti che riducono i parti prematuri

antiossidanti contro il rischio di parti prematuri

 

Un’équipe di ricercatori canadesi ha rilevato che in gravidanza maggiori livelli di alcuni carotenoidi, dalle proprietà antiossidanti, sono associati a un rischio minore di parto prematuro. I dettagli dello studio apparso sulle pagine di «Epidemiology».

Sono pigmenti naturali che conferiscono a frutta e verdura i colori dal giallo al rosso. E sono soprattutto potenti antiossidanti, sostanze in grado di contrastare il danno cellulare innescato dai radicali liberi. Parliamo dei carotenoidi, presenti in un’ampia varietà di prodotti naturali (pomodori, carote, peperoni ma anche arance, angurie, pesche) e ricchi di nutrienti importanti per la difesa e la salute dell’organismo. Della loro azione benefica hanno parlato di recente anche alcuni ricercatori canadesi, i quali hanno per la prima volta trovato una correlazione tra alti livelli di carotenoidi nell’organismo e riduzione del rischio di parti prematuri. Confrontando i valori plasmatici di un campione di donne che avevano condotto un parto pretermine con quelli di 5300 donne che avevano fatto nascere i propri figli nei tempi previsti, gli studiosi hanno riscontrato che livelli plasmatici più elevati di alcuni carotenoidi – come alfa e beta-carotene (precursori della vitamina A, cioè trasformati in vitamina attiva dall’organismo), licopene, alfa e beta-criptoxantina – erano associati a una riduzione dal 30 al 50% del rischio di parto pretermine. I risultati dello studio, afferma su «Epidemiology» Michael Kramer della McGill University and Montreal Children's Hospital, non consentono di stabilire un rapporto di causa-effetto. È possibile che ci siano altre motivazioni per spiegare il nesso tra carotenoidi e diminuzione di parti pretermine. A ogni modo, dichiara l’esperto, si tratta di un esito che conferma l’importanza in gravidanza di una dieta bilanciata che apporti tutti i necessari nutrienti: «Alle donne in attesa si raccomanda di consumare un elevato quantitativo di frutta e verdura. Il nostro studio non fa che sostenere, con riferimento ai carotenoidi, questo salutare consiglio». I meccanismi alla base dell’eventuale effetto protettivo dei carotenoidi in gravidanza non sono chiari, ma si ipotizza che le proprietà antiossidanti di tali sostanze possano preservare dai nocivi effetti di tossine ambientali, come l’inquinamento atmosferico, o dall’esposizione a batteri e ad altri agenti infettivi.

Link
M. Kramer et al., Antioxidant vitamins, long-chain Fatty acids, and spontaneous preterm birth

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